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Berlusconi: le motivazioni della Corte d'Appello che ha confermato due anni di interdizione

Berlusconi: le motivazioni della Corte d'Appello che ha confermato due anni di interdizione

Autore: Max Murro - Redazione Politica
Data: 29/10/2013 15:11:40

I Giudici della Corte d'Appello di Milano, hanno letto la sentenza con le motivazioni della la condanna a due anni di interdizione dai pubblici uffici - che segue la condanna a quattro anni di reclusione (di cui tre coperti da indulto) - inflitta a Silvio Berlusconi nell'inchiesta sul caso Mediaset e la compravendita dei diritti tv

Di seguito, le motivazioni lette in aula: 

"Silvio Berlusconi è stato ritenuto ideatore, organizzatore del sistema  creato anche per poter più facilmente occultare l'evasione.  Il ruolo pubblicamente assunto dall'imputato, non più e non solo come uno dei principali imprenditori incidenti sull'economia italiana, ma anche e soprattutto come uomo politico, aggrava la valutazione della sua condotta".

"Alla luce di tali considerazioni - continuano i giudici - si ritiene che anche la durata della pena accessoria della interdizione dai pubblici uffici debba essere commisurata alla oggettiva gravità dei fatti contestati e quindi non possa attestarsi sul minimo della pena".


"La sentenza ha definitivamente accertato che Berlusconi è stato l'ideatore e organizzatore negli anni '80 della galassia di società estere, alcune delle quali occulte, colletrici di fondi neri e, per quanto qui interessa, apparenti intermediarie nell'acquisto dei diritti televisivi"."E' stato ritenuto ideatore, organizzatore del sistema creato anche per poter più facilmente occultare l'evasione".


"Il ruolo pubblicamente assunto dall'imputato, non più e non solo come uno dei principali imprenditori incidenti sull'economia italiana, ma anche e soprattutto come uomo politico, aggrava la valutazione della sua condotta".

"Alla luce di tali considerazioni - continuano i giudici - si ritiene che anche la durata della pena accessoria della interdizione dai pubblici uffici debba essere commisurata alla oggettiva gravità dei fatti contestati e quindi non possa attestarsi sul minimo della pena". I legali del Cavaliere avevano chiesto infatti solo un anno di interdizione.

L'Avvocato Ghedini, uno dei legali di Silvio Berlusconi, ha dichiarato che ricorrerà in Cassazione



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